martedì 27 novembre 2012

Interrogazione a risposta scritta - Accattonaggio


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17891
presentata da
LINO MISEROTTI
lunedì 1 ottobre 2012, seduta n.694

MISEROTTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:

con la legge n. 94 del 2009, recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica, il precedente Governo Berlusconi ha modificato il codice penale vietando l'utilizzo di minori nell'accattonaggio, introducendo anche delle aggravanti nel caso gli sfruttatori di minori siano genitori o tutori degli stessi;


recentemente il fenomeno dell'accattonaggio ha coinvolto anche i disabili e le forze di polizia, in particolare nelle città di Milano e di Torino, hanno individuato alcune bande che sfruttavano tali soggetti schiavizzandoli e costringendoli con la violenza a chiedere l'elemosina;

il fenomeno dello sfruttamento dell'accattonaggio è diffuso in tutto il territorio nazionale e rappresenta uno spregevole esempio di individui senza scrupoli che si accaniscono contro degli esseri umani incapaci, per costringerli a elemosinare sfruttandone i guadagni;

distinguendo dai casi in cui gli stessi mendicanti fingono una menomazione fisica per procurarsi l'elemosina, è necessario impedire il sequestro della libertà degli esseri umani da parte di veri e propri schiavisti che in alcuni casi acquistano a buon mercato i disabili, diventandone i «padroni» -:

in che modo il Governo intenda intervenire per far fronte a questa situazione di disagio sociale e di criminalità impiegando in maniera più mirata le forze di polizia in tutto il territorio nazionale.
(4-17891)


Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 27 novembre 2012 
nell'allegato B della seduta n. 724
All'Interrogazione 4-17891 presentata da
LINO MISEROTTI

Risposta. - Con l'interrogazione in esame, l'interrogante chiede di conoscere in che modo il Governo intenda intervenire per contrastare il preoccupante fenomeno dello sfruttamento dell'accattonaggio che, con riferimento a Milano e a Torino e più in generale al nord Italia, ha fatto registrare situazioni di particolare allarme con esiti anche sul piano investigativo e giudiziario.
Le autorità di Governo hanno piena consapevolezza del fatto che dietro questo fenomeno si celano interessi criminali che finiscono per colpire le persone più fragili e indifese, portatrici di handicap ma anche minori di varie nazionalità ed etnie, coinvolte talora fino al loro inserimento nei circuiti del lavoro forzato.
L'esigenza di prevenire e di reprimere ogni forma di sfruttamento costituisce una priorità cui viene dedicata particolare attenzione dal Governo e dal Ministero dell'interno.
A questo proposito, si ricorda che la questione è stata affrontata fin dall'inizio della legislatura con interventi diretti a colpire, come gli stessi interroganti mettono in evidenza, la filiera criminale che alimenta questo odioso fenomeno traendone cospicui profitti.
Si fa riferimento, in particolare, alle iniziative che hanno portato all'approvazione della legge 15 luglio 2009, n. 94, con la quale è stata prevista la pena della reclusione per coloro che, per mendicare, si avvalgono di persone al di sotto di 14 anni o, comunque, non imputabili.
Il fenomeno è costantemente monitorato dalle forze di polizia sia sotto il profilo della prevenzione generale e del controllo del territorio, sia sotto quello investigativo.
Oltre alla risposta delle istituzioni in termini di sicurezza pubblica, sono indispensabili interventi e misure finalizzati al recupero delle vittime mediante attività di assistenza sociale, psicologica e legale.
Alla realizzazione di tale obiettivo è dedicato, peraltro, l'impegno da parte dei servizi sociali dei comuni ed anche di numerose associazioni di volontariato. Le stesse prefetture, in questo ambito, contribuiscono a sviluppare una rete di interventi assistenziali, in alcuni casi anche sotto il profilo sanitario, promuovendo iniziative di prossimità in collaborazione con le altre istituzioni del territorio.
Lo sfruttamento dell'accattonaggio potrà essere contrastato anche con specifiche ordinanze adottate dai sindaci in base all'articolo 54 del testo unico degli enti locali, dando attuazione al decreto ministeriale che nel contesto della sicurezza urbana fa esplicito riferimento a tale fenomeno.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo De Stefano.