giovedì 31 maggio 2012

Interrogazione a risposta scritta - Ritardi INPS


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16361
presentata da
LINO MISEROTTI
giovedì 31 maggio 2012, seduta n.642

MISEROTTI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:

si registrano spesso casi di notevoli ritardi con cui l'INPS risponde alle richieste avanzate dai cittadini relative a specifiche situazioni personali riguardanti le loro posizioni nei confronti dell'Ente, come nei vari casi di seguito descritti:



la signora I. A., residente a Scafa (Pescara), titolare di pensione di vecchiaia categoria VOCOM/36025051, in data 1o aprile 2011 ha presentato ricorso all'INPS (protocollo INPS.6000.21/09/2011.0090340), sede di Pescara, per il mancato aumento della perequazione automatica dell'1,4 per cento prevista dal 1o gennaio 2011 e ad oggi non ha ancora ottenuto risposta;

la signora C. B., residente a Cavarzere (Venezia), in data 28 febbraio 2012 (posizione n. 200400401313PE, n. determinazione DT011201100508811), con raccomandata a/r del 9 marzo 2012), inoltrava richiesta all'INPDAP (oggi confluita nel nuovo ente denominato «super Inps»), sede di Padova, per la ricongiunzione dei contributi previdenziali da INPS a INPDAP, prevista dalla legge n. 29 del 7 febbraio 1979 e, ad oggi, non ha ricevuto alcuna risposta;

il signor A. P. A., residente a Varese, titolare della pensione INVCIV n. 07015179 e della pensione categoria VO n. 10096429, non ha ricevuto alcuna comunicazione da parte dell'INPS relativamente alla mancata corresponsione, dal mese di gennaio 2012, dell'indennità parziale percepita regolarmente fino a tale data;

la signora L. R., residente a Cavallermaggiore (Cuneo), titolare di pensione categoria SOART n. 35011474 e di pensione di vecchiaia categoria VO n. 10028046 (Vecchiaia dei lavoratori dipendenti), in data 15 ottobre 2011 presentava all'INPS, sede di Cuneo, richiesta di aumento previsto per le pensioni per i lavoratori dipendenti e ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta in merito;

la signora F. G., residente a Gioia Sannitica (Caserta), inabile al 100 per cento in data 20 gennaio 2012 presentava ricorso all'INPS (n. protocollo INPS.2000.27/01/2012.0016962) avverso il silenzio-rifiuto da parte dell'ente sulla richiesta di assegno nucleo familiare, presentata in data 26 giugno 2011 e degli arretrati di cinque anni e ad oggi non ha ancora ottenuto risposta;

il signor U. B., residente a Roma, titolare di pensione n. 12968422 cat. VO, invalido al 100 per cento, in data 22 gennaio 2012 ha inoltrato domanda all'INPS (con raccomandata a/r del 27 gennaio 2012), sede di Roma, di assegno nucleo familiare ed ha fatto richiesta anche degli arretrati al 1o aprile 2012 e ad oggi non ha ancora ricevuto risposta;
a giudizio dell'interrogante questi casi particolari sono, non soltanto molto frequenti, ma rappresentano un modello negativo che pare all'interrogante ormai essere l'unico seguito dall'INPS nell'interfacciarsi con i cittadini nell'intero territorio nazionale -:

se il Ministro interrogato non ritenga urgente sollecitare l'INPS, anche al fine di evitare l'insorgere di nuovo contenzioso che nella maggior parte dei casi vede l'ente soccombente.(4-16361)