mercoledì 25 luglio 2012

Interrogazione a risposta scritta - Esodati


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17109
presentata da
LINO MISEROTTI
mercoledì 25 luglio 2012, seduta n.672

MISEROTTI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:

l'articolo 24 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante «Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, (cosiddetto «decreto Salva-Italia») ha dato origine al fenomeno dei lavoratori cosiddetti «esodati», ovvero quei lavoratori che, in base ad accordi con il proprio datore di lavoro, hanno aderito all'esodo anticipato dal lavoro, secondo quanto previsto dalla precedente normativa che garantiva l'accesso al trattamento pensionistico e che poi, dopo l'approvazione del decreto legge succitato, non avendo più i requisiti utili per accedere alla pensione, si trovano in pratica disoccupati, in quanto rimasti senza lavoro e senza pensione;



il delicato tema dei lavoratori esodati, al centro del dibattito politico degli ultimi giorni, riguarda in maniera particolare la Lombardia, regione con il maggior numero di lavoratori in tali condizioni;

le cifre relative al numero di lavoratori esodati sono incerte e, inoltre, le misure tampone messe in atto dal Governo, al fine di ampliare la platea dei lavoratori tutelati, appaiono insufficienti e di difficile realizzazione, a causa dei vincoli di carattere burocratico e dei limiti temporali troppo stretti imposti ai lavoratori per presentare domanda di pensione;

l'urgenza del problema impone di garantire la corresponsione delle pensioni ai cosiddetti «lavoratori esodati», anche valutando la possibilità, su domanda degli stessi, di una parziale riduzione dei trattamenti, secondo un calcolo attuariale che non comporti aggravi per le casse statali -:

quali iniziative urgenti ed improcrastinabili, alla luce di quanto descritto in premessa, il Ministro interrogato intenda adottare al fine di tutelare la categoria dei cosiddetti «lavoratori esodati», penalizzati gravemente dalla recente riforma previdenziale, garantendo loro un regolare trattamento pensionistico alle decorrenze ante riforma, anche operando, su domanda degli interessati, una eventuale riduzione dello stesso secondo un calcolo attuariale che non comporti un aggravio per le casse dello Stato.(4-17109)