lunedì 9 luglio 2012

Interrogazione a risposta scritta - Ex dipendenti Poste non salvaguardati o esodati


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16889
presentata da
LINO MISEROTTI
lunedì 9 luglio 2012, seduta n.662

MISEROTTI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:

dalla data del 1o luglio 2012 un centinaio di ex dipendenti di Poste italiane spa si trovano a vivere in una situazione di grave difficoltà e precarietà: si tratta di ex quadri di 1o livello che, a metà dell'anno 2011, hanno firmato accordi incentivati con Poste italiane, successivamente ufficializzati nel mese di novembre 2011 presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e/o presso l'Unione industriali;



tali lavoratori non rientrano tra i lavoratori «salvaguardati» o esodati poiché sono ufficialmente usciti dall'azienda dai primi mesi del 2012 e non entro il 31 dicembre 2011 (termine previsto dalla nuova normativa) e maturano la pensione di anzianità (40 anni contributivi) entro la fine del mese di giugno 2012, con godimento della pensione entro il 1o agosto 2013;

trattandosi di pensione di anzianità, le vecchie regole antecedenti al decreto- legge «Salva Italia» prevedevano che tra la maturazione del diritto alla pensione ed il godimento della stessa passassero 13 mesi. Poste Italiane SpA, per il suddetto periodo, ha garantito soltanto tredici mensilità stipendiali. Inoltre dal 1o luglio 2012 i lavoratori di cui sopra dovranno versare all'INPS 31 ratei di contributi volontari di importo pari a 1.450 euro circa e, dal 1o agosto 2013, resteranno anche senza stipendio -:

quali iniziative, di carattere urgente ed improcrastinabile, il Ministro interrogato intenda adottare al fine di salvaguardare i lavoratori di cui in premessa che, a causa dell'esodo incentivato, si ritrovano oggi, insieme alle loro famiglie, a vivere una situazione di grave disagio e ad affrontare un futuro incerto. (4-16889)